SPRECO ASSURDO

Volano gli anni, i figli crescono e finiscono definitivamente il loro ciclo di studi e ci ritroviamo la casa piena di libri scolastici, in alcuni casi neanche mai utilizzati. Questa volta, salvo mantenere qualche testo, c'è la necessità di fare un po' di ordine.
Abbiamo cercato qualcuno a cui potessero servire gli altri, quelli che non servivano più. Li abbiamo offerti gratuitamente a privati, scuole, parrocchie, biblioteche, associazioni umanitarie, rivendite di libri scolastici usati...ma niente, nessuno li ha voluti. Solo per essere edizioni "vecchie" anche e solo di un paio di anni, non sono ritenute più idonee ad assolvere al loro scopo educativo, non hanno più "mercato"... In alcuni casi la differenza con l'edizione corrente è minima, la copertina, poche altre pagine all'interno, niente che giustifichi la loro inadeguatezza. Ah, dimenticavo, ovviamente il prezzo delle nuove edizioni è stato globalmente aumentato, sia mai! La soluzione del problema è stata quindi gettare l'intera pila di libri nel cassonetto della raccolta differenziata della carta, ed è stato un gesto che mi è costato molto, almeno in termini morali. L'ho considerata una grande sconfitta per me e per un sistema che vive sempre più di sprechi e di infinite parole inutili su tutto quello che dovremmo fare per risolvere determinati problemi e che puntualmente disattendiamo e non facciamo mai. E dire che la mia cara mamma, parlando di sprechi, mi raccontava sempre che su di un unico testo (UNICO!!), avevano studiato lei e le sue tre sorelle dalla prima alla quinta elementare, e a giudicare dalle persone che sono state, dal percorso della loro vita, dalla loro cultura, dialettica ed educazione, è stato un grande rammarico che non abbiano avuto la possibilità di proseguire gli studi, iniziati su un unico umile libro.

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